Da cosa dipende l’autostima e perché è tanto importante parlarne?
L’autostima, ovvero la “stima di sé”, dipende essenzialmente da tre fattori. Prova a rispondere sinceramente alle domande che seguono, per verificare se il tuo livello di autostima è davvero buono ed eventualmente su cosa potresti concentrarti di più per accrescerlo.
1. Amore per se stessi:

Se incontrassi nella tua vita, un’altra persona con le tue caratteristiche caratteriali – positive e negative – ti piacerebbe?
Potresti diventarci amico?
Proveresti stima di lui/lei?

2. Auto-immagine:

Hai una visione positiva di te stesso?
Ti piace l’immagine di te che mostri al mondo?

3. Fiducia in se stessi:

Puoi fidarti delle tue capacità?
Se dovessi avere un obiettivo importante da raggiungere, sapresti che puoi contare sulle tue risorse interne per affrontare le difficoltà di quel cammino?

Ora si possono aprire tre possibili scenari:

Livello di autostima buono: se, soffermandotici a pensare, ritieni di poter rispondere “sì” a tutte le domande.
Livello fin troppo alto: se le tue risposte affermative non hanno avuto bisogno neanche di un attimo di riflessione… “era fin troppo ovvio!”
Livello basso: se hai detto “no” ad almeno 3 su 7 domande.

Nel primo caso (livello buono), bene così; però ricorda che l’autostima non è una caratteristica statica, ma è il risultato di una serie di processi individuali; quindi come tale, va in ogni caso allenata ed esercitata.
A differenza di quanto si possa pensare, avere un’autostima troppo alta, non è sempre indice di intelligenza e saggezza. È necessario credere in se stessi per vivere meglio e ottenere risultati senza dubbio migliori in quasi ogni campo della vita; ma bisogna stare attenti a non diventare troppo “pieni di sé”. La convinzione di essere molto al di sopra della media, di non sbagliare quasi mai, sfocia nel rapportarsi agli altri con superbia, nel non riconoscere le proprie mancanze (perché ti assicuro che ne abbiamo tutti!), non osservare oggettivamente i propri errori e quindi non imparare da questi.
Insomma, non serve che ti faccia l’elenco dei “contro” di una stima di sé eccessiva, perché penso che ognuno di noi abbia almeno un esempio di conoscente/amico/parente che sia, in questo senso, veramente insopportabile; quindi puoi valutare con la tua stessa esperienza quanto l’umiltà e l’obiettività, anche riguardo ai propri lati meno brillanti, sia una caratteristica necessaria per ogni essere veramente “evoluto”.
Il terzo caso (bassa autostima) è quello che voglio approfondire di più in questo articolo.
_______________________________________________________________
Perché ti è veramente utile l’autostima?
Anche qui, le risposte sono molteplici; ecco le prime sei di rilevante spessore:

Perché potresti avere, grazie ad essa, maggiore perseveranza negli obiettivi che ti poni, di qualsiasi natura siano;
perché saresti meno soggetto al conformismo sociale e quindi più libero nella tue scelte;
perché non saresti continuamente influenzato da ciò che pensa la gente di te e potresti concederti il “lusso” di non indossare sempre, per rapportarti agli altri, una maschera che piaccia a loro;
perché riusciresti più facilmente a rialzarti dopo un insuccesso, sapendo che puoi contare sulle tue capacità;
perché saresti in grado di evidenziare le tue doti e non avresti la sensazione di aver bisogno sempre – o quasi – dell’aiuto di qualcuno se c’è qualcosa che ti affligge;
perché più ti stimi (con i “dovuti limiti”) e più ti vuoi bene e meglio agisci.

_______________________________________________________________
Bene, ma come si fa?
Eccoti 9 consigli che possono veramente contribuire ad accrescere la tua autostima.

La prima cosa forse è anche una delle più difficili per molti: assumiti le tue responsabilità. Non dare la colpa necessariamente agli altri se qualcosa va nel verso sbagliato. Ti sembrerà scontato, ma ti assicuro che, specie per una persona con poca autostima, è molto molto più semplice incolpare qualcuno che non sia se stesso, di ciò che va male. In questo modo non si deve fare la fatica di comprendere cosa ha causato quella condizione e la fatica ancora maggiore di autocorreggersi la volta successiva.
Comprendi che sei tu ad avere il controllo e sei tu a scegliere per te stesso: gli altri non sono indispensabili a prendere una decisione o a darti la soluzione ai tuoi guai. È chiaro che faccio un discorso generale: esistono infatti casi in cui il parere di una persona che ne sappia più di te, è non solo utile, ma anche necessario; ma pensare che debba essere sempre qualcun altro a supportarti o a sostenere il suo giudizio per qualcosa che riguarda te, è veramente deleterio per la tua fiducia personale. Ricorda: quando smetti di credere in te stesso, nelle tue potenzialità e nelle tue capacità, il mondo esterno e chi ti circonda inizia a prendere decisioni che spetterebbero soltanto a te.
Cambia il tuo dialogo interiore. Frasi come: “Non ce la farò mai”, “Non sono all’altezza”, “Tanto so che più di questo non faccio” ecc., sono in grado di sbaragliare ogni entusiasmo dalla tua testa. Se vuoi fare qualcosa, ma non ti senti effettivamente all’altezza, chiediti piuttosto cosa ti manca per riuscire nel tuo intento e cosa puoi fare per sopperire a quella mancanza, se davvero ti interessa.
Spronati e abbatti la pigrizia. Siamo essere sostanzialmente pigri, nel senso che la nostra mente si rifugia automaticamente e spesso senza che noi che ne rendiamo conto, nella scelta più semplice. Se ritieni di non avere determinate caratteristiche, capacità, o competenze, per ottenere qualcosa che vuoi (un lavoro migliore, un fisico più asciutto, una relazione appagante…) domandati cosa ti serve e poi agisci per acquisirlo.
Prenditi cura di come ti mostri agli altri. L’immagine che dai di te al mondo è importante, anche per te stesso. Non significa che devi andare in giro sempre “in ghingheri” per apparire migliore; ma che devi essere appagato di ciò vedi allo specchio: ti ci devi riconoscere. Viviamo in una società fatta da persone e rappresentarci al meglio, ci rende più sicuri; quindi prenditi cura del tuo corpo, della tua alimentazione, anche del tuo abbigliamento… non per essere “uniformato”, ma per piacerti ancora di più con lo stile che hai.
Porta a termine un impegno o un progetto che stai rimandando da un po’. Non serve che sia lo “scopo della tua vita”, o un programma particolarmente difficile e/o importante: a volte basta iniziare con poco e anche questo dà i suoi frutti. È chiaro che più alzi l’asticella dei tuoi obiettivi portati a termine, più la tua autostima se ne nutre e accresce; ma evita di strafare perché porsi un target molto complesso, decidere di raggiungerlo in tempi non appropriati, o con competenze non ancora acquisite, ha il solo risultato di farti sentire inadeguato e abbattuto. Scegli quindi con cura e mettiti in azione.
Esponiti. Spesso chi ha una bassa autostima, tende a mimetizzarsi per evitare di essere notato. Fai il contrario: non devi diventare il clown della situazione, ma parti da cose semplici come il sederti in prima fila in un’aula, esprimere la tua opinione davanti ad altre persone, proporre tu per primo il programma della serata, al tuo partner o ai tuoi amici, secondo ciò che ti va di fare.
Impara le giuste strategie. Spesso serve un confronto con qualcuno che possa indicarti gli strumenti specifici per il tuo caso, o la tua situazione, che abbia l’effetto di accrescere la tua autostima e il risultato di comprendere la giusta modalità per raggiungere, con le tue forze e le tue doti, gli obiettivi che ti interessano. Beh, considera che esiste un mondo professionale pronto a supportarti. Il coaching si basa proprio su questo: far emergere le tue potenzialità e portarti a comprendere ciò che davvero vuoi e la strategia migliore per ottenerlo.
Dai spazio alla tua unicità. Ognuno di noi ha, come ti accennavo prima, un suo stile e delle caratteristiche ben precise che lo distinguono: falle emergere. È chiaro che se lavori in un ufficio e il tuo stile è molto “hawaiano”, non potrai presentarti lì in bermuda e infradito: ogni contesto prevede consuetudini che a volte è controproducente abbattere; ma fai in modo che quella parte unica di te in qualche modo esca fuori… magari quando sei con gli amici, o forse nei dettagli di te che proponi comunque al tuo mondo professionale. Lo stesso riguarda il carattere: non sforzarti di apparire sempre come non sei. Impegnati piuttosto ad essere te stesso, in armonia con ciò e con chi ti circonda.

Il concetto chiave è questo: la stima che hai di te, influenza e determina i risultati che ottieni; impara ad avere una fiducia incrollabile in ciò che sei e in quello di cui sei capace.

Angela Pollastrini